![]() |
![]() |
![]() |
Lei, un giorno venne qui dai miei e disse:
"..sono io che vengo a lavorare qui!", coro: "c'era sulla pubblicità." Aveva una valigia appena, due trecce sulla schiena, coro: "si vergognava un po' di te." Io spiavo dalla porta e già mi domandavo: "..ma chissà da dove viene questa qui?", coro: "com'è ridicola così." Eppure dentro le mie vene io le volevo bene, coro: "sentivi che era come te." E da quel giorno lei padrona fu dei sogni miei. Amore diventò e mi sconvolse l'anima. E da quel giorno lei mi regalò quegli anni suoi. Amore diventò lo seppero anche i miei. Le dissero: "..se vuoi, tu puoi restare qui!" E' restata, ma su lei non c'è più quel grembiule che portava lavorando qui, ora appartiene adesso a te. E sogna proprio in questo letto che curava con rispetto, da quando sola venne qui. E da quel giorno lei padrona fu dei sogni miei. Amore diventò e mi sconvolse l'anima. E da quel giorno lei mi regalò quegli anni suoi. Amore diventò lo seppero anche i miei. Dormi amore mio, io ti riscalderò. |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |